La moda si fa green

Da Adidas a Zara, ecco chi produce senza inquinare La sfida lanciata da Greenpeace con la campagna Detox per combattere l’inquinamento delle falde acquifere.

 

Roma – 22 marzo 2015

 

Di tendenza sì ma anche sostenibile. La moda, dagli atelier alla grande distribuzione, raccoglie la sfida lanciata da Greenpeace con la campagna Detox e dichiara guerra all’inquinamento delle falde acquifere. Un’iniziativa che l’associazione ambientalista rilancia in occasione della giornata mondiale dell’Acqua che si celebra oggi in tutto il mondo.

Le aziende che hanno eliminato dalla propria filiera le sostanze chimiche dannose per l’ambiente sono trenta, di cui dieci italiane. Tra i big ci sono Valentino Benetton ma anche Adidas e il gruppo Inditex, che include marchi come Zara.

Fermare l’inquinamento delle falde è particolarmente urgente in paesi come la Cina, dove quasi metà dell’acqua di superficie non è potabile e il 64 per cento dell’acqua di falda nelle principali città fortemente inquinata. L’industria tessile cinese è responsabile del 10 per cento dell’inquinamento industriale delle acque.

La campagna ha raccolto adesioni dal 10 per cento della filiera di vestiti e scarpe.  “Ormai è evidente a tutti che è possibile produrre vestiti meravigliosi senza inquinare” commenta Chiara Campione, Project leader della campagna #thefashionduel. Per l’Italia oltre a Valentino e Benetton per l’Italia ci sono il Gruppo Miroglio, Canepa, Italdenim, Zip, Besani, Berbrand, Tessiture Attilio Imperiali, e più recentemente GRITTI Group.